Grande Fratello fra passato, presente ed esperienze sessuali dei finalisti

L'esperto Gianluca: «In America è meglio averlo grande che piccolino, altrimenti la donna non ti frequenta»

Passata la tempesta della lite fra Gianluca e Ferdi, nella Casa del Grande Fratello regna un clima di attesa e riflessioni personali dei quattro finalisti. Mancano quattro giorni alla finalissima di lunedì e i ragazzi trascorrono le ore raccontandosi: chi ricorda particolarità della propria vita personale, chi ripensa ai giorni trascorsi nel reality e chi immagina già il suo futuro, passando per discorsi "da uomini" sulle dimensioni del pene perfetto.

Il passato, il presente, il futuro
Marcello parla delle sue numerose esperienze lavorative, tra cui anche la consegna a domicilio della spesa. Il suo desiderio una volta fuori dalla Casa è quello di fare un corso per pasticcere e aprire una pasticceria tutta sua.

Cristina racconta della sua vita da bambina, il suo sentirsi diversa e il suo bisogno di nascondersi sempre dietro una maschera non le hanno consentito di avere degli amici veri. Quando era piccola credeva che solo con la bellezza poteva essere apprezzata e da quel momento ha iniziato a dare peso solo all'apparire, mettendo in disparte la sua immensa forza interiore, la sua ingenuità e la sua bontà.

Poi i suoi pensieri si spostano verso l'esperienza del reality. Marcello ricorda divertito le prime impressioni del suo incontro con Gianluca: «Con quel strano cappello pensavo fossi uno che lavora nel circo». Gianluca lamenta, divertito, che lui prima di entrare nella Casa aveva una reputazione e ora, "per colpa" del panettiere, ha mostrato un suo lato molto comico.
Cristina ricorda invece che all'inizio di questa avventura si è trovata spiazzata nella Casa per non aver trovato immediatamente l'apprezzamento degli uomini e per non essersi trovata subito al centro dell'attenzione, a differenza di come le era sempre successo fuori. E' stato allora, però, che è venuta fuori la vera Cristina.

Ferdi, invece, ha un forte desiderio di crearsi una "vita normale", di mettere le basi per un futuro migliore e portare sua sorella in Italia con sè. L'educazione che ha ricevuto non coincide con quella che ha sviluppato da solo, e per questo si sente molto lontano dai suoi famigliari. Sa che non deve rendere conto a nessuno e che può solo far affidamento su stesso. E ovviamente il suo ricordo più bello è quello di Francesca a cui ogni mattina manda un saluto «Buongiorno Fioretti!» e ripensa ai riti di ogni giorno con la sua bella napoletana: gli abbracci del mattino, le coccole, i baci.

Marcello l'uomo calendario, Gianluca torna playboy
Il panettiere bergamasco ormai si sente sempre più sciolto nella Casa e accetta anche le prese in giro dei compagni. Cristina si diverte nel giudicare il suo look un "po' troppo da vecchio, un po' country" e incominica a imitarlo: parte dalla sua camminata, per poi parlare della "canottiera della salute" e ancora del suo abbigliamento e della sua postura («sei ingobbito!»). Ma la parte più divertente è l'imitazione della parlata bergamasca ripetendo «pota» continuamente ed esaltando lo stile ballerino del fornaio. Il diretto interessato, diversamente dal passato, non si offende. Effetti positivi del reality o effetti della finale ormai prossima?
Non pago, Marcello dice di voler fare un calendario fornendo così un'altra occasione per le battute degli amici: «Data la tua altezza, più che dodici mesi, al massimo puoi farlo da sei».

Gianluca invece ha ripreso a fare il playboy con l'unica donna della Casa. Le ha anche chiesto di mantenere un look più selvaggio, riferendosi alla sua acconciatura e la maggiorata oggi infatti sembra averlo accontentato. Cristina lo vede strano, diverso dal solito nei suoi confronti: «fa il dolcino, fa il lecchino, perché sa che mi piace, cioè sa che mi piace ricevere attenzioni!».

Le dimensioni contano
In camera da letto vanno in scena i "discorsi da uomini". Si parla delle dimensioni del pene. Marcello racconta che molte donne gli hanno detto di essere state con ragazzi superdotati le cui prestazioni sessuali, in termini di durata e piacere, non sono state per nulla soddisfacenti. Allora sale in cattedra il playboy partenopeo: «Averlo grande non significa che tu alla donna la fai godere, però stai sicuro che è meglio averlo grande che averlo piccolo. Per esempio in America uno piccolino la donna non lo frequenta...».
Ferdi interviene: «Però è più difficile trovarne uno che ce l'abbia piccolo, che uno normale o grande», ma Gianluca replica: «Dipende dalla donna... specialmente per una donna che è andata sempre con grandi».
Marcello, con voce quasi preoccupata, domanda: «Ma fammi capire: cosa intendi per piccolo? Se intendi cinque o sei centimetri, sono d'accordo con te», ma Gianluca ribadisce: «Il miglior pene è quello tozzo e spesso...», Ferdi: «Così dicono?» e Gianluca: «Dai, sù, l'importante è saperlo usare».
E Marcello chiude "l'importante conversazione": «Su questo non posso lamentarmi».

fonte: lastampa

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